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Come deciso dal coordinamento unitario di Fim Fiom Uilm lo scorso 26 giugno, oggi nei territori di Fabriano, Comunanza (Ap) e Carinaro (Ce) i delegati sindacali, in rappresentanza di circa 2.000 lavoratrici e lavoratori, hanno chiesto e avuto un incontro con i Prefetti, mentre a Varese e Siena la medesima iniziativa è programmata per il 15 luglio.
"Il facile silenzio di Whirlpool e del Mise - aggiungono le sigle -, rispetto alla nostra richiesta di convocazione di un tavolo per confrontarci su quanto dichiarato lo scorso aprile dal board americano, circa la possibile revisione strategica dell’asset industriale in tutta l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) continua".
"La scelta della vendita o di altre opzioni ibride è sempre più possibile - a loro avviso -. Infatti l’accordo di cessione al gruppo concorrente turco Arçelik della totalità delle attività produttiva e commerciale di Russia e Kazakistan, rafforza drammaticamente la preoccupazione ai 5000 dipendenti Whirlpool. Questa dismissione, di un’area che rappresenta il 10-15% del fatturato del gruppo in area Emea, segue la chiusura di fatto di altri due stabilimenti, uno virtuale che ha coinvolto il settore impiegatizio di Cassinetta e Fabriano con 300 uscite, l’altro lo stabilimento di Napoli, con 357.addetti".
"Ricordiamo che il gruppo gode di ottima salute economica e finanziaria. Lo scorso febbraio ci hanno presentato dati consuntivi del 2021 molto positivi (+13% le vendite e + 16% il fatturato Emea). Tutti i prefetti oggi hanno ascoltato questa drammatico scenario rispetto ai siti produttivi territoriali, impegnandosi a contattare il Mise per sollecitare al più presto un incontro. Le risorse del Pnrr - infine - devono essere destinate, non solo per sostenere nuovi progetti industriali, ma anche per rafforzare tessuti industriali in cui il nostro paese mantiene un forte leadership".