Grande preoccupazione di Fiom Cgil e Fim Cisl per la situazione della Sofinter. “In una fase storica già complicata, segnata dalla pandemia prima e dalla guerra poi, la grave crisi industriale che attraversa il nostro Paese rischia di mietere l'ennesima vittima eccellente”, spiegano i sindacati, parlando del gruppo Sofinter, che “al proprio interno vede alcune aziende come Ac Boilers (ex Ansaldo Caldaie) Macchi e Itea, società d'importanza strategica per alcuni importanti brevetti, come dichiarato anche dalla Commissione sulla golden power”.

Fiom e Fim, annunciando che a gennaio inizieranno le assemblee in tutte le aziende del gruppo, evidenziano che la società, che impiega nel nostro Paese oltre 600 dipendenti, cui vanno sommati circa il doppio nell'indotto, oggi è “sotto l’articolo 67 della legge fallimentare, quindi impossibilitata ad accedere a qualsiasi forma di finanziamento, supporto o ristoro da parte dello Stato”.

I sindacati sottolineano che “le banche, che oggi hanno chiuso le linee di credito, condannano di fatto il gruppo a morte certa, con tutte le conseguenze tragiche che tale scelta comporta in termini soprattutto occupazionali. Mesi fa il Fondo tedesco Mutares presentò una proposta vincolante al fine di acquisire la maggioranza, ma neanche questo ha convinto le banche a continuare a supportare il gruppo”.

Fiom e Fim osservano inoltre “che, come se non bastasse, Ansaldo Energia, società controllata da Cassa depositi e prestiti, non sta pagando fatture per circa 20 milioni di euro, mentre a breve Ac Boilers emetterà nuove fatture del valore di 50 milioni. A fronte di tutte queste problematiche, che rendono la situazione sempre più drammatica, abbiamo più volte sollecitato una convocazione da parte del ministero competente che prevedesse la presenza di Mutares”.

Così conclude la nota sindacale: “Come Fim e Fiom nazionali e territoriali non siamo disposti ad aspettare oltre. A gennaio convocheremo assemblee in tutte le aziende del gruppo per preparare insieme alle lavoratrici e ai lavoratori tutte le iniziative utili, volte alla tutela di ogni singolo posto di lavoro e del mantenimento di ogni singolo sito”.