L’ultima vittima sul lavoro in Italia si chiamava Manuel Cavanna, aveva solo 23 anni ed era dipendente di una ditta esterna. Il decesso in località Tre Berte, nel comune senese di Montepulciano. Il 118 dell'Asl Toscana Sud Est è intervenuto sul posto dopo essere stato allertato poco prima delle 13. Il giovane sarebbe stato colpito al petto da un tubolare in ferro, ma è ancora da chiarire la dinamica esatta di quanto accaduto. Sul posto sono intervenuti anche l'automedica dell'ospedale di Nottola, l'elisoccorso Pegaso 1, l'ambulanza della Pubblica Assistenza di Chianciano Terme, i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale di Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Fiom Cgil Siena: “Accade di nuovo in una ditta esterna”

“Il tubolare che oggi a Montepulciano ha colpito al petto, uccidendolo, il giovanissimo operaio metalmeccanico Manuel Cavanna, peraltro per ragioni ancora oscure, ha trafitto anche tutte e tutti noi, ma nonostante l’inquietante analogia con altre morti sul lavoro non lacera l’indifferenza di parte rilevante delle Istituzioni e del ceto imprenditoriale del Paese, che appaiono inescusabilmente distratte e, da ultimo, inspiegabilmente silenziose – come per gli accertamenti in corso per la strage dell’Esselunga”.

“Ancora una volta ai tratta di una morte che colpisce un lavoratore di una ditta esterna a quella che ha sede dove si è verificato il luttuoso accadimento”.

“La Fiom Cgil di Siena condanna fermamente sia l’odiosa prassi di incrementare utili a discapito della formazione e della sicurezza, sia l’omertà che palesemente avvolge simili tragici episodi, soprattutto quando sembrano coinvolte società riconducibili a notabili della politica o di qualche lobby, mentre si piange un’altra vittima di questa strage che – se non voluta – è certamente male osteggiata”.