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“La formazione digitale Syllabus era stata presentata come un'idea straordinaria, sulla quale non si poteva che essere d'accordo, per lo sviluppo delle competenze digitali dei dipendenti pubblici. Ma come faranno a formarsi i dipendenti della Difesa che non hanno nemmeno le dotazioni tecnologiche per accedere alla formazione?”: lo dichiarano in una nota stampa i coordinatori della Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa che definiscono come “penalizzante il suo inserimento nella scheda di valutazione”.
“È palpabile - proseguono - l’imbarazzo dei dirigenti della Difesa che hanno piena consapevolezza di non poter garantire strumenti e luoghi di lavoro, in particolare agli operai, per la loro formazione digitale, ma si dichiarano impotenti visto che c’è la direttiva. Dove dovrebbero formarsi i meccanici, i motoristi, il personale imbarcato, i falegnami, gli edili, i giardinieri, i vigilanti, i palombari? Con quali strumenti? In quale momento della loro giornata di lavoro visto che gli organici sono ridotti ai minimi storici?”.
“L’inserimento del Syllabus nella scheda di valutazione ha trasformato una iniziativa straordinaria in una straordinaria discriminazione. I lavoratori della Difesa che oggettivamente non hanno la possibilità di formarsi con questo sistema, impiegati compresi, subiranno le conseguenze economiche e di carriera perché l’amministrazione è costretta ad esprimere un voto su un obiettivo irrealizzabile”, aggiungono.
“In un Paese dove sono diffuse le procedure prive di senso, ci appelliamo al buon senso del vertice politico affinché corregga questa stortura. Sì alla formazione digitale per tutti, no alla valutazione di obiettivi di pura fantasia che allontanano i lavoratori”, concludono i coordinamenti Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.