Continua la lotta dei dipendenti della Hi-Lex di Chiavari contro i licenziamenti decisi dall’azienda. Per mercoledì 6 aprile sono state dichiarate dalle Rsu Hi-Lex otto ore di sciopero, in concomitanza con l'incontro fra organizzazioni sindacali, rappresentanti della Regione Liguria e azienda, in programma presso la sede di Confindustria a Genova, in via San Vincenzo alle ore 9,30. A sostegno della trattativa contro 22 licenziamenti, si terrà anche un presidio di protesta, a partire dalle 9, davanti alla sede di Confindustria, a cui parteciperanno in solidarietà rappresentanze sindacali di altre aziende.

La richiesta di lavoratori e sindacato è quella di ritirare la procedura di licenziamento per 22 dipendenti. Il gruppo ha deciso unilateralmente di attivare questo percorso, che i lavoratori hanno contestato fin dal primo momento, con azioni di sciopero e incontri con le istituzioni. Purtroppo, la vertenza registra proprio l’assenza dell’amministrazione comunale che, al di là della solidarietà, a tutt'oggi, non ha portato al tavolo alcuna proposta per facilitare una soluzione. L’azienda, oltre a essere la prima realtà metalmeccanica nel Comune, è fortemente radicata sul territorio e il suo disimpegno dovrebbe far preoccupare le istituzioni, sia per la tenuta occupazionale che per il valore aggiunto che il gruppo porta al territorio, e per questi motivi la Fiom provinciale chiede al Comune di Chiavari un impegno concreto attraverso il partecipato intervento dell’amministrazione alla vertenza.

Le posizioni fra direzione di Hi-Lex e sindacati rimangono ancora distanti, con l’azienda che ribadisce le proprie posizioni, soprattutto in merito all'impossibilità di usare qualsiasi ammortizzatore sociale che possa evitare i licenziamenti. Nonostante la mediazione della Regione, le parti non sono arrivate finora ad alcuna intesa. "Resteremo al tavolo fino all'ultimo giorno per arrivare a un accordo, che potrà essere possibile solamente se nessuno dei lavoratori coinvolti rimarrà senza occupazione allo scadere della procedura", conclude la Fiom di Genova e Tigullio.