“Finché non arrivano risposte da Roma, noi occupiamo il consiglio regionale: in macchina abbiamo i sacchi a pelo”. Lo ha detto il segretario generale della Fiom di Genova Franco Grondona nell’aula dove è riunito il consiglio regionale della Liguria, durante la protesta per chiedere al ministero del Lavoro il rinnovo dei lavori di pubblica utilità in scadenza il 30 settembre. A darne notizia è l’agenzia Agi.

Al momento sono 280 le persone coinvolte. Il governatore Giovanni Toti ha spiegato che “dalla segreteria del ministro è trapelata la comunicazione informale di un incontro nei prossimi giorni, ma ancora non c’è una convocazione formale”. Toti si è detto “confidente che andremo avanti con lo stesso sistema e che arrivi presto, magari in giornata, una risposta da Roma: c’è solo un'autorizzazione da dare, non una vertenza da aprire”.

Alle parole di Toti, che si è detto disponibile ad occupare il consiglio con i lavoratori, ha replicato nuovamente Grondona: “Tutti gli anni, se non facciamo questo, non arriva una notizia. Non siamo entusiasti di disturbare il vostro lavoro – ha detto il firmatario dell'Accordo di programma per l'ex Ilva, Grondona – Ma siamo costretti a farlo perché altrimenti a Roma 'fanno melina'. Entro martedì o arrivano risposte o questi lavoratori vanno a casa”.