“Aspettiamo il nuovo presidente della Regione Campania, Roberto Fico, in piazza, in occasione dello sciopero generale del 12 dicembre. Lo inviteremo in modo diretto, perché la nostra non è una mobilitazione ideologica, ma vertenziale”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo all’assemblea generale della Fiom di Napoli.
“Da Fico – ha aggiunto Ricci – ci aspettiamo continuità nell’attività di ascolto che ha caratterizzato la sua campagna elettorale. Il presidente ci affianchi in questa vertenza Campania in difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie, dell’industria e della sanità, che sono in sofferenza. In Campania chi ha un reddito fisso, lavoratori e pensionati, con la manovra voluta dal governo paga il prezzo più alto. Questa finanziaria non prevede alcuna misura per il Mezzogiorno e aumenta i divari territoriali nel nostro Paese”.
De Palma, Fiom nazionale: “Il governo non riconosce la centralità dell'industria”
“Scioperiamo e manifestiamo in tutta Italia perché il governo non riconosce la centralità dell’industria. Non ci sono politiche industriali e credo che la nuova presidenza della Regione Campania debba immediatamente istituire un tavolo di confronto non soltanto sulle crisi, ma sugli investimenti che sono necessari in questo territorio per poter rimettere al centro le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici”. È quanto ha affermato Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, all’assemblea generale della Fiom Cgil di Napoli, intervenendo sui temi dello sciopero generale del 12 dicembre.
“C’è un problema occupazionale nel Mezzogiorno – ha aggiunto De Palma –, c’è un problema industriale nel Mezzogiorno, c’è un problema che riguarda lavoratrici e lavoratori metalmeccanici. Noi abbiamo firmato un aumento a 205 euro. Ma per effetto del drenaggio fiscale, se non ci sarà un intervento dentro la manovra, una parte consistente di quei soldi, al posto di andare nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori, finiranno invece al fisco. E quindi noi chiediamo di detassare gli aumenti del contratto nazionale e di tassare finalmente i ricchi e le rendite”.
(Montaggio di Daniele Diez)
























