E' “irresponsabile e sconcertante, in un momento difficile come questo, dovuto alla pandemia, pensare all’espulsione di decine di lavoratori senza considerare tutte le opportunità previste dallo stato italiano". Lo dichiarano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo in merito “alla volontà di Air France Klm, nonostante i molteplici incontri già effettuati per trovare possibili soluzioni condivise, di aprire dal primo gennaio 2022 una procedura di licenziamento collettivo per 48 lavoratori e lavoratrici impiegati nei principali aeroporti del nostro Paese su 182 totali”.

“Una presa di posizione - spiegano le organizzazioni sindacali - in netto contrasto con le nostre richieste, anche alla luce delle previsioni della compagnia che nel 2022 prevede una ripresa del proprio traffico passeggeri fino all’80 per cento del periodo precedente alla pandemia".

"Per noi - spiegano i sindacati - si deve andare avanti con l’attuale strumento di ammortizzatore sociale di solidarietà, come previsto finora con Air France Klm, per avere maggiore chiarezza anche sulle opportunità che saranno messe in campo dal governo nella legge di Stabilità per gestire lo stato d’emergenza che è stato prorogato fino al 31 marzo 2022".

"Da subito - affermano infine le organizzazioni sindacali - metteremo in campo tutte le azioni possibili per evitare che l'intenzione scellerata della compagnia di recuperare i mancati guadagni per le conseguenze della pandemia sul trasporto aereo ricada sulle lavoratrici, i lavoratori e le rispettive famiglie".