“L’inflazione avanza in maniera allarmante: nel 2022 all'8,1%, al top dal 1985. Dati preoccupanti quelli diffusi quest’oggi dall’Istat che dimostrano come sia urgente che il governo apra immediatamente un serio confronto con i sindacati per affrontare il caro vita, e quindi contrastare l’innalzamento dell’inflazione”. Lo afferma la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi.

“Per questo - prosegue - torniamo a ribadire che per evitare la recessione ormai alle porte occorre: aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori e sostenere i redditi delle pensionate e dei pensionati. Va aumentata la decontribuzione. Quanto previsto dalla legge di bilancio è insufficiente. La decontribuzione deve essere strutturale, basta con misure di corto respiro, e visto il perdurare dell’elevata inflazione deve essere accompagnata dalla strutturale indicizzazione delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e per i pensionati”.

“Le risorse vanno recuperate dove sono e quindi va aumentata la tassazione sugli extraprofitti, così da generare un contributo straordinario di solidarietà, e attraverso una riforma fiscale equa che rispetti i principi della progressività”, conclude la vice segretaria generale della Cgil.