L'appuntamento è per questa mattina a Cosenza, Piazzale Loreto, ore 10. Il corteo è partito da lì per attraversare un pezzo di città e ritrovarsi a sotto al palco del comizio finale. Al centro della manifestazione ci sono le preoccupazioni sull'autonomia differenziata che Massimiliano Ianni, segretario generale della Cgil Cosenza che ha promosso la protesta, ha definito un vero e proprio "suicidio sociale". Migliaia di persone in piazza.

I temi sono quelli che conosciamo, sanità, istruzione, lavoro, trasporti, produzioni, settori nei quali la forbice delle disuguaglianze tra Nord e Sud potrebbe allargarsi fino alle peggiori conseguenze. E la Calabria in questo scenario rischia di pagare uno dei conti più salati. Tanto che l'iniziativa nata nell'ambito del territorio cosentino ha assunto molto presto un respiro regionale e viene guardata con interesse e partecipazione dall'intero Mezzogiorno. Prova ne è anche l'appello dei promotori e, soprattutto, il lungo elenco delle firme di soggetti istituzionali e personalità della società civile che hanno prontamente aderito.

Un primo passo cui ne seguiranno molti altri, vista l'entità della posta in gioco.

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