Le dichiarazioni rilasciate oggi da Valditara sconcertano gli studenti del Paese, ancora una volta attaccati e criminalizzati. La presunzione di colpevolezza, la creazione di una norma ad hoc per punire gli studenti che occupano rappresentano un'ulteriore passo verso una scuola che educa sempre meno alla partecipazione e alla democrazia.

“L’obiettivo di Valditara si delinea sempre più: una scuola silenziata a suon di legge e repressione - dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Attaccare le occupazioni significa attaccare la libertà d'espressione degli studenti”.

Da parte del Ministro pare non esserci ascolto delle reali motivazioni che portano alle occupazioni. Assemblee negate, costi alti dell'istruzione, edilizia fatiscente e spazi inesistenti per le assemblee studentesche e molto altro. Istanze che provengono dagli studenti che Valditara finge di non conoscere.

Mercoledì scorso le organizzazioni studentesche hanno presentato al Ministro tutte le falle del modello di scuola che la comunità studentesca vive ogni giorno. Zero risposte, anzi solo provvedimenti di natura ideologica.

“Le occupazioni esistono perché mancano gli spazi di partecipazione, perché la voce degli studenti rimane troppo spesso inascoltata - continua Notarnicola - Tante occupazioni si sviluppano in maniera assolutamente pacifica. L'intento di Valditara è la sola repressione del dissenso. Non risponderemo con il silenzio alla sua repressione, ci attiveremo in ogni scuola del Paese”.