“Il riconoscimento del diritto al sapere fu una conquista per i metalmeccanici, il risultato di una battaglia storica per la crescita personale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma rievoca il 19 aprile di 50 anni fa, quando fa venne “sottoscritto il contratto nazionale collettivo di lavoro dei metalmeccanici del 1973, che introdusse per la prima volta il diritto soggettivo allo studio: ‘150 ore’ retribuite in tre anni”.

Nel medesimo giorno in cui ricorre quest’importante conquista del diritto alla formazione, i sindacati metalmeccanici alla Camera dei deputati “presentano MetApprendo, la prima piattaforma digitale per la realizzazione del diritto soggettivo alla formazione continua. Alla piattaforma hanno aderito oltre 16 mila aziende e 900 mila lavoratrici e lavoratori. Dopo una prima sperimentazione che ha coinvolto circa 2 mila imprese, da maggio la piattaforma sarà estesa a tutte le aziende del comparto metalmeccanico”.

De Palma evidenzia che “la transizione dell'industria e le grandi trasformazioni in atto rendono evidente la necessità di rafforzare e rendere esigibile il diritto soggettivo alla formazione, che è uno dei cardini dell'ultimo rinnovo del ccnl dei metalmeccanici del 2021”. MetApprendo rappresenta “un'opportunità di crescita personale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori e, al contempo, fornisce alle aziende uno strumento innovativo per migliorare l'organizzazione del lavoro e il funzionamento dei processi produttivi”.

Il segretario generale Fiom evidenzia che il “governo deve intervenire e sostenere i percorsi di formazione continua al fine di estenderla e di valorizzare competenze e professionalità delle persone che lavorano e il nostro sistema industriale”. E chiede la convocazione di “un’audizione parlamentare per discutere sull’utilizzo dello strumento del diritto soggettivo alla formazione anche per affrontare la transizione ecologica e industriale”.