Nel conto annuale 2017 pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato si legge della perdita che hanno subito i salari del personale della scuola e del fatto che essi siano tra i più bassi della Pubblica amministrazione. "La muta eloquenza dei numeri non ha bisogno di alcun commento - commenta in una nota la Flc Cgil, il sindacato dei lavoratori della scuola - e denuncia la grave responsabilità della politica che sottopaga la classe intellettuale che ha la responsabilità di formare le future generazioni. Un fatto indegno di un paese civile".

Una situazione che il sindacato denuncia da tempo alle controparti e con i conti alla mano: a parità di lavoro, i docenti italiani guadagnano in media 8000 euro l’anno in meno rispetto ai colleghi europei.

"Il tempo è ormai scaduto - avverte la Flc Cgil - Il Governo crei le condizioni per aprire le trattative per il rinnovo di un Contratto nazionale di lavoro che ci avvicini all’Europa, abbandonando l’insano progetto della regionalizzazione del sistema di istruzione che porterebbe con sé la territorializzazione dei diritti e delle retribuzioni".

Secondo la Flc, al rinnovo del Ccnl si dovrà necessariamente accompagnare "il rilancio di una politica di investimenti in istruzione, formazione e ricerca, che riallinei il nostro Paese al resto d’Europa". "Questo il terreno su cui incalzeremo la politica con un’azione forte, puntuale e costante a partire dalla mobilitazione indetta unitariamente con tutti gli altri sindacati della scuola", conclude la Flc.