"Grave che si tenti uno scippo al Mezzogiorno nel silenzio totale della sua rappresentanza politica". A dirlo è il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa, commentando l'emendamento presentato dalla Lega al cosiddetto decreto crescita, che "prevederebbe il trasferimento di risorse dal Fondo sviluppo e coesione alle singole Regioni, mettendo in discussione l'attuale ripartizione del Fondo, in base alla quale l'80 per cento delle risorse è destinato al Sud e il 20 al resto del Paese". Per Summa, "affidare la titolarità e la gestione delle risorse per le politiche di coesione senza alcun vincolo di destinazione territoriale significa dirottare quasi 60 miliardi di euro dal Mezzogiorno, volutamente privandolo di risorse aggiuntive finalizzate proprio a superare quel gap Nord-Sud che tutt'oggi rappresenta un freno per lo sviluppo dell'intero Paese".

Angelo Summa evidenzia come l'emendamento sia "un'operazione finalizzata a mettere le basi per quell'autonomia differenziata tanto cara alla Lega, che metterebbe in ginocchio la Basilicata. È grave che tale scippo si stia consumando nel silenzio dei rappresentati lucani in Parlamento, le stesse forze, da Fratelli d'Italia alla Lega, che sostengono il governo regionale retto dal presidente Bardi, da cui ci aspettiamo una presa di posizione netta contro questo maldestro tentativo. Si assuma una posizione chiara sull'emendamento, lo si blocchi nelle sedi deputate dando un'effettiva rappresentanza a questo territorio".