Domani 18 marzo ad Azzate, provincia di Varese, è stata organizzata la presentazione dell’ultimo libro del giornalista Paolo Berizzi, “È gradita la camicia nera”, su Verona come laboratorio dell’estrema destra. L’inviato di Repubblica, che per le ripetute minacce ricevute e le sue coraggiose inchieste su neofascisti e neonazisti, vive sotto scorta dal 2019, interverrà presso la Sala Consiliare del Comune. In vista di questo incontro, è arrivata puntuale una provocazione dei Do.Ra. contro l’Anpi, affidata a uno striscione affisso su un muro di Azzate. 

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Verona, Cgil e Anpi presentano il libro di Paolo Berizzi "È gradita la camicia nera". Interviene Maurizio Landini

Nella città laboratorio dell'estrema destra italiana ed europea, come la definisce il sottotitolo della pubblicazione, l'autore, giornalista di Repubblica, sotto scorta in seguito alle minacce di morte ricevute per il suo impegno di cronaca e denuncia delle attività dei gruppi neofascisti e neonazisti, parlerà del suo ultimo saggio insieme al segretario generale della Cgil, la cui sede nazionale a Roma, lo scorso 9 ottobre, è stata assaltata da Forza Nuova
Verona, Cgil e Anpi presentano il libro di Paolo Berizzi \"È gradita la camicia nera\". Interviene Maurizio Landini
Verona, Cgil e Anpi presentano il libro di Paolo Berizzi \"È gradita la camicia nera\". Interviene Maurizio Landini

"È il caso di ricordare ancora una volta ai Do.Ra. che Azzate non è una loro proprietà privata e che, grazie al sindaco, continua a essere un luogo di dibattito democratico e antifascista, e questo nonostante la loro presenza - si legge in un comunicato unitario firmato da Stefania Filetti (Cgil Varese), Daniele Magon (Cisl dei Laghi) e Antonio Massafra (Uil Varese) -. D’altra parte esprimiamo la nostra gratitudine per la presentazione del volume del giornalista Berizzi organizzata dall’Anpi di Azzate in collaborazione con il Comune. Un libro che fa informazione seria su un fenomeno allarmante come le organizzazioni di estrema destra. Con l’occasione ribadiamo la richiesta che le organizzazioni politiche che si richiamano esplicitamente all’odio razziale e all’eredità del fascismo siano messe fuori legge e venga tolta loro l’agibilità politica in nome dei principi democratici e della Costituzione repubblicana".