Alessandra Todde è riuscita a ribaltare tutti i pronostici della vigilia e all’una di notte di oggi, 27 febbraio, è arrivata la conferma definitiva della sua vittoria. I sardi hanno scelto il cambiamento dopo i cinque anni di Centro Destra al potere con Christian Solinas.

Una vittoria storica: per la prima volta sarà una donna a ricoprire la carica di Presidente della Regione Sardegna. “Dopo 75 anni siamo riuscite a rompere questo tetto di cristallo – ha detto appena eletta –. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”.

Finalmente unA Presidente”, ha commentato sul suo profilo Facebook Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil nazionale con delega alle politiche di genere. 

La manager di Nuoro, 55 anni, era la candidata del cosiddetto campo largo, espressa dai Cinque Stelle e sostenuta anche dal Pd, ed era stata viceministra allo Sviluppo economico nel governo guidato da Mario Draghi.

Il commento di Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sarda

Alla nuova presidente della Regione, Alessandra Todde, e al neoeletto Consiglio regionale, sono arrivate anche le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro del segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante.

"Ci auguriamo che imprimano la svolta nelle politiche economiche, sociali, sanitarie e industriali che la Cgil auspica – ha dichiarato il segretario del sindacato regionale –, segnando una netta discontinuità con la giunta uscente e dando al lavoro il ruolo centrale che merita”.

“In diverse occasioni – ha dichiarato Fausto Durante analizzando l’esito elettorale – nel corso della legislatura che si è appena conclusa, la Cgil della Sardegna ha sottolineato le carenze nell’azione politica e amministrativa della maggioranza sardo-leghista e di destra, esprimendo giudizi negativi sulla gestione delle più importanti emergenze dell’Isola: quella occupazionale, il disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i giovani e il disinteresse per la qualità dell’istruzione e il diritto allo studio; le crescenti difficoltà in tema di mobilità interna ed esterna legate all’inadeguatezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della continuità territoriale; l’assenza di politiche per l’industria, per l’energia, per i diversi settori produttivi; il perdurare del fenomeno dello spopolamento e del declino delle aree interne”.

“Il presidente Solinas e la sua giunta – ha detto il segretario della Cgil Sarda – hanno scelto di non confrontarsi con il sindacato, limitandosi a sporadici incontri formali e rendendo evidente che il rapporto con le organizzazioni dei lavoratori non costituiva né una priorità né una opportunità da cogliere. Le conseguenze di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti, visto il peggioramento di tutti i dati macroeconomici riferiti alla Sardegna e il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie”.

Alla nuova presidente Alessandra Todde, prima presidente donna della Sardegna, nel formulare gli auguri per il successo elettorale e i migliori auspici per il compito che dovrà affrontare, rivolgiamo l’invito a ribaltare lo schema, a confidare nel dialogo e in un sistema condiviso di relazioni sociali e industriali, a investire sul valore e sulla risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano. E le chiediamo – sono le parole di Fausto Durante – di riportare il lavoro al centro del dibattito politico e della vita pubblica, da cui esso è assente da troppo tempo. Le proposte e le priorità della Cgil Sardegna sono note ed erano state consegnate ai candidati a presidente e a consigliere regionale. Sull’insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare l’ampiezza e l’intensità del cambiamento nei metodi e negli indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede. Nella Cgil, la nuova presidente e la futura maggioranza di governo, troveranno una forza sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli, lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani della Sardegna”.

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Interminabile lo spoglio. Per contare i voti di una popolazione di aventi diritto di 757mila persone ci sono volute quasi ventiquattro ore. Alle 2 di notte la certezza dell’esito, con la Todde in vantaggio di uno 0,2 sul candidato della Destra, Paolo Truzzu, non più colmabile essendo rimaste solo trenta sezioni da scrutinare. Finisce 45,3 a 45,1.

Adesso c’è una regione in una situazione critica da far ripartire. Buon lavoro. 

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Le proposte della Cgil Sarda

Alla vigilia del voto, dopo aver organizzato alcuni interessanti e approfonditi dibattiti sul quadro generale economico, sociale e produttivo della Sardegna, la Cgil Sarda ha pubblicato su Facebook una piattaforma di azioni e rivendicazioni, un manifesto destinato a chi avrebbe vinto le elezioni. Potete leggerlo in questo post pubblicato sulla pagina Facebook del sindacato (cliccate QUI).