Obama non ha perso tempo. Internet ha contribuito al suo successo e lui, su internet, continua a insistere. È già in rete la nuova web-creatura del neopresidente nordamericano, ed è http://www.change.gov/. Il sito della nuova amministrazione Usa, dove campeggia in apertura una grande foto di Obama e del suo vice, Joe Biden. E poi, poco più in basso, il messaggio: “Open Governement”, governo aperto, governo che ascolta. Il valori della campagna elettorale di Obama si trasferiscono dunque alla fase di transizione e alla futura amministrazione del Paese.

L’ex senatore dell’Illinois punterà davvero sulla democrazia partecipativa? Change.gov sembra rispondere di sì: “E’ la tua America – esorta in homepage-: condividi le tue idee. La storia della campagna e questo momento storico sono stati la tua storia. Condividi la tua storia e le tue idee, e contribuisci a cambiare in meglio questo paese”.

Il sito ha una sezione news, un blog e diverse altre funzioni che puntano a promuovere la partecipazione dei navigatori.

Si vede che Obama e il suo staff stanno nella rete come i pesci nel mare, comodi e agili, a casa loro.

La sezione “Agenda” è un ottimo esempio di come funziona e interagisce il sito. Contiene, in pratica, il programma elettorale di Obama, suddiviso in 25 macrotemi (economia, diritti civili, Iraq, povertà, immigrazione ecc.). Su ciascun tema si può intervenire e inviare il proprio contributo.

Suggeriamo di fare un salto su http://www.change.gov/agenda/economy/, e scendere giù giù fino alle proposte di Obama e Biden sul lavoro: se le realizzeranno, i sindacati avranno di che gioire. Si parla di diritto di sindacalizzazione (negli Usa è molto difficile creare un sindacato in un posto di lavoro), diritto di sciopero, salari minimi. Forza Obama. E – come titolava Repubblica qualche giorno fa – Yes, web can.