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Sciopero di quattro ore mercoledì 27 novembre dei dipendenti della Trentino Trasporti, con presidio davanti al palazzo della Provincia (in piazza dante) a partire dalle ore 12. La protesta è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal per la mancata “apertura da parte della Provincia alle richieste economiche per il rinnovo del contratto di secondo livello. Quanto messo sul tavolo, collegato all'aumento della produttività, è una cifra assolutamente insufficiente per assicurare un rinnovo dignitoso a lavoratori che hanno il contratto bloccato dal 2001".
Questo è il secondo sciopero proclamato per il rinnovo dell'integrativo, il primo si è tenuto l'11 ottobre scorso. Autobus e treni si fermano dalle 11 alle 15, mentre il personale di uffici e officina sciopera nelle ultime quattro ore di ogni turno. "È dal lontano 2001 - spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal - che non si riesce a sottoscrivere un accordo che garantisca un rinnovo di secondo livello traducibile in condizioni lavorative migliori, in linea sia con le esigenze del personale sia con quelle dell’azienda”.
I segretari provinciali Stefano Montani (Filt Cgil), Massimo Mazzurana (Fit Cisl), Nicola Petrolli (Uiltrasporti) e Michele Givoli (Faisa-Cisal) evidenziano che “tra il 2001 e il 2019 sono sfumate ben cinque possibilità di trattativa e ora viene richiesta più produttività al personale in cambio, tra l’altro, di un quantum economico decisamente insufficiente”. Le segreterie sindacali, infine, hanno già “comunicato che, una volta sottoscritto l’accordo di secondo livello costruito sulla produttività pregressa, sono disponibili a proseguire la trattativa per discutere di un ulteriore aumento della produttività”.