Sono passati 34 giorni dalla pubblicazione della sentenza della Corte sui due referendum della Cgil, e finora il Governo non ha ancora indicato la data del voto. La Cgil ha richiesto incontri con i Prefetti delle città italiane affinché si facciano interpreti “presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo l'utilità che al più presto sia fissata la data del voto referendario”. Questo il senso della lettera del segretario generale Susanna Camusso, in qualità di Presidente del “Comitato per il sì ai Referendum Popolari per il Lavoro”, che viene consegnata ai Prefetti e che oggi è stata data al Prefetto di Torino, Renato Saccone, durante l’incontro in Prefettura al quale hanno partecipato la segretaria generale della Cgil di Torino, Enrica Valfrè, e la segr organizzativa, Costanza Vecera.
Nella lettera, inoltre, si sottolinea che “è diritto dei cittadini conoscere con anticipo quando sono chiamati alla urne, potersi documentare e quindi decidere se e come partecipare alla consultazione referendaria. Sappiamo che il periodo nel quale si dovrà votare per i referendum coincide anche con il voto amministrativo in diverse realtà del Paese. Per questo riteniamo che sarebbe una scelta utile per l'Italia abbinare il voto amministrativo con quello referendario: sia per il risparmio di danaro pubblico che ne deriverebbe, sia per evitare una doppia interruzione dell'anno scolastico”. Al Prefetto è stata consegnata una copia della Carta del Diritti Universali del Lavoro e il testo dei due quesiti referendari, oltre al materiale prodotto per la campagna referendaria. Il Prefetto ha assicurato che già domani invierà la lettera e riferirà al Governo della richiesta della Cgil.