Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil chiedono l'immediato intervento della Regione Emilia Romagna, per definire un tavolo di confronto istituzionale per salvaguardare i 250 posti di lavoro della Termosanitari Corradini, che ha sede a Modena e filiali in tutto il territorio regionale. L'azienda, dicono i sindacati, "ha confermato la presentazione al Tribunale di Modena della richiesta di concordato, esplicitando al contempo l'insostenibilità del progetto di acquisizione di alcune filiali da parte di Corradini Srl, società del gruppo con sede in Veneto.
Questa operazione era stata presentata ad ottobre come l'unica realistica via di uscita per salvaguardare 110 posti di lavoro su un totale di 250".
"Oggi le preoccupazioni dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali si sono, purtroppo, rivelate fondate – continuano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil –. L'operazione è stata accantonata dopo solo pochi giorni dalla sua presentazione, anche a fronte del ricevimento nel mese di ottobre di un decreto ingiuntivo per 3,4 mln di euro nei confronti della Termosanitari Corradini Spa". "Lo scenario che si è costituito è dunque drammatico per i 250 lavoratori – si legge in un comunicato –, infatti le uniche strade che l'azienda ritiene percorribili sono la cessazione totale dell'attività o la cessione delle filiali a soggetti che dovranno essere definiti".
I sindacati, in attesa dell’autorizzazione del Tribunale per avviare l’esame congiunto su cassa integrazione straordinaria e mobilità, chiedono all’assessore regionale Muzzarelli di farsi parte attiva per la salvaguardia dei posti di lavoro.
Termosanitari Corradini (Mo), sindacati chiedono tavolo regionale
11 dicembre 2013 • 00:00