Per lo sciopero generale nazionale del 14 novembre 2012, con manifestazione a Napoli in piazza del Gesù, la Flai Cgil locale ha diffuso alcuni dati e considerazioni sul comparto agroindustriale napoletano.
La crisi economica, politica e sociale, le politiche oppressive e di sola austerità, lo smantellamento del welfare, il ribasso dei salari, l’attacco alla contrattazione collettiva, i decentramenti, le delocalizzazioni industriali, le speculazioni finanziarie e la crisi dei consumi, stanno mettendo in ginocchio l’apparato agroindustriale della provincia.
Negli ultimi quattro anni gli addetti nel comparto industriale sono diminuiti del 42 per cento, cosi come in agricoltura gli addetti sono scesi di oltre il 32; nella provincia di Napoli il numero delle aziende chiuse o coinvolte in gravi crisi tocca il 38 per cento; sempre a causa della “convivenza” con la crisi, il salario medio dei lavoratori dell’agro-industria è calato del 28. Di seguito, i dati, aggiornati al 31 ottobre 2012, all’interno dei quali c’è anche una questione del lavoro femminile. Le donne lavoratrici del settore, infatti, addette perlopiù a un lavoro stagionale, hanno perso il posto di lavoro nella misura del 70 per cento del dato complessivo”.
Pastificio Russo Pomigliano – cessazione attività – 72 lavoratori in mobilità; pastificio Russo Cicciano – cessazione attività per fallimento – 135 lavoratori in mobilità; Ctp Esplana Sud Nola – cessazione attività per fallimento – 182 lavoratori in mobilità e 60 lavoratori stagionali senza lavoro e senza sostegno al reddito;
Vitale Conserve Nola – cessazione attività per fallimento – 54 lavoratori in mobilità e 80 lavoratori stagionali senza lavoro e senza sostegno al reddito; F4 ex Cirio Caivano – cessazione attività – 108 lavoratori in mobilità e 500 lavoratori stagionali senza lavoro e senza sostegno al reddito; ex Peroni Napoli – dismissione industriale – 54 lavoratori senza lavoro e senza sostegno al reddito; Malgara Chiara e Forti Grumo Nevano – cessazione attività – 24 lavoratori in mobilità; ente Parco Vesuvio (cooperativa) – cessazione attività – 90 forestali senza lavoro e senza sostegno al reddito; Ambrosino panificio idustriale Napoli – cigs per grave crisi – 42 lavoratori in cassa integrazione; gruppo Arsa Abate – cessazione attività – 138 lavoratori in cigs e mobilità, 550 lavoratori stagionali senza lavoro e senza sostegno al reddito. In totale, per quanto riguarda l'agricoltura – 1.500 aziende cessate e 14 mila lavoratori espulsi dal mondo agricolo e senza reddito e sostegno sociale; stagionalità ortofrutta e conserviero (in prevalenza lavoratrici) – circa 3000 addetti espulsi dal ciclo produttivo.
Sciopero 14 novembre: Flai Cgil, manifestazione a Napoli
Negli ultimi quattro anni gli addetti del comparto sono diminuiti del 42 per cento. Tutti i dati dell'agroalimentare
12 novembre 2012 • 00:00