Affrontare le emergenze con uno sguardo di prospettiva: è l’approccio della Cgil al tema degli ammortizzatori sociali intrecciato al più generale capitolo delle politiche attive, per affrontare il problema della disoccupazione. Nell’incontro di ieri (11 settembre) con l’assessore del Lavoro il sindacato ha avanzato diverse proposte.

La Cgil "ha chiesto che venga destinata una quota di risorse a lavori di pubblica utilità realizzate da enti pubblici o affidati soggetti privati con procedure specifiche che contemplino l’assunzione dei lavoratori in ammortizzatori e dei disoccupati. E poi ipotizza un bonus fiscale e agevolazioni da assegnare al singolo lavoratore e alle imprese che attingono allo stesso bacino e, insieme a questo, incentivi in conto occupazione selettivi e mirati a determinate aree territoriali, settori produttivi, tipologie di disoccupati".

Secondo il sindacato, inoltre, "occorrono misure volte a individuare percorsi di inserimento attraverso corsi di formazione mirati che rispondano alle richieste del mercato del lavoro. Occorre concentrare le risorse e ottimizzare gli interventi utilizzando fondi regionali e comunitari e creando una unità interassessoriale che garantisca interventi settoriali mirati e integrati fra loro. Riqualificare i lavoratori che - in virtù del decreto nazionale che riduce le risorse e complica i criteri di accesso agli ammortizzatori - non potranno più usufruire del sostegno, per la Cgil significa prenderli in carico attraverso un percorso che migliori le loro professionalità per reimpiegarli nel più breve tempo possibile".

La Cgil propone "anche un fondo regionale per rilanciare gli investimenti compartecipato da Regione e Enti locali per finanziare opere e servizi di pubblico interesse. Il sindacato sottolinea inoltre che alcuni dei cantieri pubblici che partiranno a breve (edilizia scolastica e sanitaria ma anche lavori stradali) rappresentano una opportunità proprio per dare una risposta a cassintegrati e disoccupati, magari introducendo vincoli negli appalti e meccanismi che garantiscano il loro reinserimento. I settori ai quali puntare sono anche altri, solo per fare qualche esempio, nella sanità è ormai storica la carenza di operatori specializzati (Oss), così nell’edilizia e nel settore meccanico oggi sono richieste figure professionali altamente specializzate".

Da qui l’esigenza di creare un catalogo formativo che risponda alle richieste delle imprese e che sia costantemente aggiornato. Nel corso della riunione la Cgil ha chiesto un incontro con l’Inps per velocizzare i tempi di erogazione della mobilità in deroga del 2013 e degli ammortizzatori 2104 e per esaminare il problema delle detrazioni fiscali applicate al sussidio. Il prossimo confronto con l’assessore è fissato per mercoledì 17, conclude la nota.