“La tesi sulla sanità di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi porterebbe inevitabilmente a due sanità: una privata ricca, per i ricchi, e una pubblica povera, per i poveri”. Con queste parole Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp medici, commentano in una lettera inviata al "Corriere della Sera" i contenuti dell'editoriale apparso stamane ("Lo Stato regala troppi servizi ai ricchi, ad esempio servizi sanitari gratuiti a tutti senza distinzione di reddito. Ha senso tassare il 50% del reddito delle fasce più alte per poi restituire loro servizi gratuiti? Non sarebbe meglio se quei servizi li pagassero, a fronte di una riduzione dell'imposizione fiscale?”).

“Abbattere il principio fondante per cui ciascuno deve contribuire in base a ciò che ha e ricevere cure in base ai propri bisogni di salute – aggiungono i due sindacalisti - significherebbe ledere un diritto riconosciuto come fondamentale dalla nostra Costituzione. La scommessa della sostenibilità del servizio sanitario nazionale, che costa meno in Italia rispetto a Francia, Germania e Regno Unito, e molto meno rispetto agli Usa, si vince con una sua riorganizzazione e riqualificazione, con l'uso appropriato di risorse che garantiscano i livelli essenziali di assistenza per tutti”.