“Servono provvedimenti rapidi e in linea con il diritto internazionale per i profughi in balia del mare nel Mediterraneo”. Così il segretario confederale della Cgil nazionale, Giuseppe Massafra. “In questi giorni le operazioni di salvataggio da parte delle ong – sottolinea il dirigente sindacale – ripropongono l’esigenza di adottare procedure rapide per garantire la messa in salvo dei profughi che attraversano il Mediterraneo. A causa della pandemia non solo si è ridotto il numero delle navi civili di salvataggio, ma anche le operazioni istituzionali si sono rese più complicate, specie dopo la decisione del governo di non considerare i porti italiani porti sicuri. Tutto ciò, ancora una volta, mettendo a repentaglio la vita di uomini, donne e bambini”. “Chiediamo al governo italiano – conclude Massafra – di agevolare le operazioni di soccorso attraverso navi militari e mezzi della Croce Rossa, perché anche in tempo di crisi pandemica resta irrinunciabile conciliare il dovere di garantire la salute di tutti a terra con quello di soccorrere le vite in mare”.