Questa mattina i lavoratori dello stabilimento Carpigiani di Forlì hanno approvato a larga maggioranza l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, sottoscritto da Fiom, Rsu e direzione aziendale. Carpigiani Group è un’azienda leader a livello globale nella produzione delle macchine da gelato, che a Forlì ha uno stabilimento che occupa quasi 40 dipendenti, in crescita sia in termini di volumi produttivi che di occupati.

Il contratto ha durata triennale (2018-2020) e ribadisce alcuni punti già consolidati nel preesistente contratto per quanto riguarda la formazione professionale, gli inquadramenti e il piano occupazionale, confermando ad esempio il limite di 24 mesi come durata massima per l’utilizzo di contratti a tempo determinato e di somministrazione. Inoltre, inserisce elementi economici fortemente migliorativi a fronte di un sostanziale invariabilità delle condizioni della prestazione lavorativa.

In questo senso viene introdotto per il triennio un premio del valore complessivo minimo di 3.751 euro, di cui 1.204 per il 2018, 1.267 per il 2019 e 1.280 per il 2020. Di questi, una parte è legata a indicatori di produttività e di qualità precedentemente individuati, un'altra invece rappresenta un aumento fisso strutturale del premio di flessibilità (50 euro per il 2018 e 100 per il 2019 e il 2020, per un valore complessivo di tale premio che arriva a 1.600 euro); una terza parte è costituita da un aumento significativo dell'indennità di mensa, che passa da 4 euro a 5,29 per ogni giorno di presenza. Infine, il contratto include un impegno volto a migliorare nel più breve tempo possibile la salubrità degli ambienti di lavoro, attraverso la risoluzione dei problemi di microclima, con particolare attenzione al caldo durante i mesi estivi.

“Come Fiom e come delegati sindacali di fabbrica – affermano le tute blu Cgil di Forlì – riteniamo importante la firma di un accordo che innanzitutto riconferma una pratica e una storia di positive relazioni sindacali e che afferma, anche in questo territorio, un modello di confronto fondato sul reciproco rispetto, e sulla dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”.