Nell’ambito delle iniziative  dal titolo “Primavera della Legalità”, mercoledì 5 aprile, a Fano, nella sala San Michele (dalle 9 alle 12), la Cgil (che fa parte delle tante associazioni che danno vita al ricco calendario di appuntamenti),  sui temi della legalità e del contrasto alle mafie, parlerà della Legge 19/9 2016 e del contrasto all’illegalità nelle filiere agricole.

Sono passati 5 anni da quando la Cgil, con le sue categorie dell'agricoltura (Flai) e dell’edilizia (Fillea),  lanciò la campagna “Stop Caporalato” finalizzata non solo alla lotta al  caporalato ma anche al riconoscimento di reato penale di questo gravissimo fenomeno di sfruttamento. Ora è diventato legge.

Dopo aver affrontato, lo scorso anno,  in una analoga iniziativa, il tema del caporalato in edilizia, soprattutto dopo il caso nei lavori della terza corsia dell'A14 a Fano che, dietro un esposto denuncia della Cgil e della Fillea Cgil, portò, nell'aprile 2016, alla condanna in appello dei due caporali imputati a 5 anni e 6 mesi di reclusione, ora è la volta di fare il punto sull'agricoltura e sulle filiere agricole. Anche se non risultano nel nostro territorio marchigiano e provinciale i fenomeni che le cronache dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Toscana e dall'Emilia Romagna ci consegnano, la prevenzione è fondamentale. E  nessuno può dichiararsi immune dalle cosiddette “agromafie”. 

I relatori sono: Simona Ricci, segretaria generale Cgil provinciale e Carla Balducci, segretaria generale provinciale Flai Cgil. Interverranno la professoressa Elena Vigano’, docente di Economia agraria all’Università di Urbino, Stefania Battistelli dottoranda in Diritto del Lavoro sempre all’Università di Urbino, Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche e Tommaso di Sante, presidente della Coldiretti Marche.