Domani mattina sarà il presidente del Parlamento Europeo. Oggi, Martin Schulz, eurodeputato socialista tedesco, in un’intervista a Ivo Caizzi del Corriere della Sera, indica le sue priorità: “Rilancio della crescita e dell’occupazione, più soldi nelle tasche dei lavoratori, potenziamento del welfare, tasse sulle transazioni finanziarie, regole più rigide antispeculazione anche per le banche e le agenzie di rating, aumento del Fondo salva-Stati, emissione di eurobond”.

Un programma in controtendenza
che ha un consenso maggioritario a Strasburgo e potrebbe portare alla bocciatura in Aula del patto di più rigida disciplina di bilancio concordato dai governi su pressione dell’asse franco-tedesco. “Insisteremo con i capi di governo perché senza più crescita e occupazione non si cresce dalla crisi”. Monti? “Non è un mago che può risolvere tutto di colpo – dice Schulz. Ma anche lui sa che, senza la crescita, non si supera la crisi”.