"Il gesto del sindaco De Magistris, in occasione dell'inaugurazione della stazione della Linea 1 della Metropolitana, di ricordare la morte di Salvatore Renna caduto da un'impalcatura, un sabato pomeriggio all'interno dello stesso cantiere quasi deserto (il sabato in genere, per contratto, sui cantieri edili non si lavora), e di tenere un profilo sobrio dell'intera manifestazione, è senza dubbio una testimonianza di sensibilità e come tale va sottolineata e apprezzata".
E' quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil Campania, Giovanni Sannino.
"Salvatore Renna - ricorda Sannino - appartiene al lungo elenco dei caduti sul lavoro, una delle tante vittime della violazione delle regole e delle norme sulla sicurezza da parte di un sistema d'impresa che si ostina a scaricare sul lavoro i costi di una competizione al ribasso per stare sul cosiddetto mercato, di una committenza pubblica che pensa di stare in regola solo aprendo qualche cantiere, quando ci riesce, risparmiando un pò di soldi con il massimo ribasso e lasciando il resto agli spiriti liberi degli appaltatori e subappaltatori, che ricorrono al nero e alla cresta sui dispositivi di sicurezza, di un sistema di controlli frammentario e inefficace.
Salvatore è vittima di questo, non della fatalità".


"Stava in nero – aggiunge Sannino – ecco perché quel sabato pomeriggio stava li, da solo. Nella indifferenza e complicità del Consorzio, del Concessionario metropolitana di Napoli e dello stesso committente Comune di Napoli.
 E nulla è stato fatto per alleviare le sofferenze della famiglia e il dramma che si è materializzato. La famiglia è rimasta senza reddito, essendo Salvatore l'unico che lavorava. Le figlie, oltre al contributo dato dal sistema degli Enti Bilaterali del Settore, sono destinatarie di una borsa di studio per il sostentamento alla scuola deciso dal Comune di Boscoreale che ha, ormai, esaurito i fondi".
"Al ricordo di chi ha perso la vita, alla sacrosanta indignazione di quanto continua a succedere sui cantieri e sui luoghi di lavoro - conclude Sannino - non può non corrispondere un cambio di passo per contrastare la recrudescenza del fenomeno e protezione sociale per chi ne è vittima".