“C'è grande confusione attorno al contratto dei chimici, appena sottoscritto, molte strumentalità e qualche omissione”. A dirlo è Emilio Miceli, leader dei chimici Cgil, tra i protagonisti della recente intesa contrattuale raggiunta nel settore. “E' inutile precisare – prosegue Miceli -  che i chimici non intendono dettare il proprio modello ad altri; però una domanda va posta a quei settori della Confindustria che, proprio in questi giorni, hanno alzato la loro protesta. Se cioè – aggiunge -  sono in grado di costruire una mediazione possibile con il sindacato tale da poter rinnovare i contratti, o se - invece - si limitano soltanto a declamare”.

“Chi in Confindustria immagina di poter imporre unilateralmente la propria opinione, evidentemente - incalza il segretario generale della Filctem - non è interessato a rinnovare i contratti ma ad aprire  uno scontro nelle fabbriche, e più in generale con il sindacato”.

“Questa Confindustria di lotta - conclude Miceli - rischia di portare l'industria italiana dentro il conflitto, proprio nel momento in cui si registrano timidissimi segnali di ripresa. In questo senso i chimici, stavolta si, hanno mostrato di avere una diversa consapevolezza delle difficoltà in cui versa il paese”.