Se le navi da Taranto smetteranno di arrivare, a seguito della crisi aperta con l'annuncio di disimpegno da parte di ArcelorMittal, per Genova “ci sarà lavoro ancora per qualche giorno, poi gli operai usciranno dalla fabbrica per scendere in piazza”. Ad annunciarlo è il segretario generale della Fiom genovese, Bruno Manganaro, secondo il quale, se Mittal andasse via, sarebbe praticamente impossibile immaginare una cordata alternativa: “Chi mai potrebbe andare a Taranto in questa situazione? – chiede Manganaro –. L'unica alternativa potrebbe essere la nazionalizzazione dell'Ilva, ma servono miliardi e dieci anni di tempo per riconvertire Taranto. Per noi al momento le condizioni devono essere il rispetto del contratto da parte di tutti in modo che Mittal con la tutela penale metta in sicurezza Taranto”.

Intanto, domani mattina, 6 novembre, a Genova è stato fissato l'incontro in Regione per l'apertura di un tavolo sulla crisi: “Siamo contenti ovviamente se le istituzioni genovesi e la città si stringeranno a sostegno dell'Ilva – afferma ancora il segretario della Fiom –, ma se il lavoro a Genova si fermerà, noi scenderemo in strada, perché nessuno, né il governo né Mittal, può chiuderci la fabbrica”.