Affollatissima la prima Assemblea pubblica del Comitato Torinese per il ritiro della proposta di legge Pillon, che ha riunito e risvegliato la società civile che crede nei diritti e nei valori democratici. Sono numerosissime le adesioni al comitato di enti, associazioni, personalità del mondo giuridico e della politica che contrastano questa riforma ideologica, iniqua e ingiusta, una minaccia per l'impianto del nostro diritto di famiglia che può pregiudicare i diritti dei minori. Tutti gli interventi hanno sottolineato che "questo disegno di legge è destinato ad aumentare la conflittualità tra le coppie che si vogliono separare, tutto l’impianto e il principio che lo sostengono sono inaccettabili, il ddl va ritirato perché non è emendabile". Elena Petrosino, parlando a nome della CGIL e della UIL di Torino, ha ricordato che "così come nella stagione di conquista dei diritti, dentro e fuori dai luoghi di lavoro che portò all’emanazione di leggi come la 194, quella di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, lo Statuto dei lavoratori, la legge sul diritto di famiglia e quella sul divorzio, anche oggi è necessario rinsaldare la rete per affermare i diritti per tutte e tutti, rendere esigibili i valori della nostra Costituzione, contrastare proposte di legge e modello di società lontani da questi principi". Presenti anche coordinatori ed esponenti delle associazioni aderenti al Coordinamento Torino Pride, nettamente contrari alla proposta di legge che fa riferimento alla cosiddetta «famiglia tradizionale», formata da padre e madre, con il chiaro intento di cancellare così le famiglie omogenitoriali e i loro figli. L'Assemblea ha deciso di indire una mobilitazione per il prossimo 10 novembre, data in cui in tutta Italia si manifesterà contro questa proposta di legge, e per coordinare ed organizzare l’iniziativa il Comitato si ritroverà martedì 30 ottobre alle 20,30 presso LAADAN, in via Vanchiglia 3. Si può aderire al Comitato inviando una mail a comitatotorinese.nopillon@gmail.com.