“Nella trasmissione di ieri sera di Porta a Porta il neo segretario della Lega, Salvini, torna di nuovo all’attacco del sindacato con un repertorio di affermazioni razziste, scollegate dai fatti e dalla realtà. Si chiede, addirittura, se è normale che la Cgil vada ad aprire uno sportello informativo in Tunisia per ‘aiutare i tunisini che vengono a lavorare nel settore agricolo e a fregare il lavoro ai cittadini italiani che vengono licenziati’. Ovviamente le dinamiche del mercato del lavoro in Italia e le politiche migratorie sono molto più complesse e serie di quello che riesce ad argomentare Salvini, così come i progetti che la Cgil e la Flai Cgil mette in atto su diritti e tutele dei lavoratori e delle lavoratrici”. Lo dichiara Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil Nazionale.

“A Salvini nel merito nemmeno rispondo: una persona che ha ricoperto di insulti il ministro Kyenge, con affermazioni non ripetibili per rispetto non solo del ministro ma anche di noi stessi; una persona che dopo la strage di Lampedusa affermava: ‘quelli che arrivano sui barconi sono senza diritto e permesso di arrivare quindi possiamo chiamarli invasori’. E non vado avanti in un elenco veramente penoso. Ma Salvini e altri stiano pure tranquilli: il sindacato, la Cgil, la Flai sanno bene cosa significhino i diritti, la solidarietà, il rispetto, il lavoro e come tutto ciò vada difeso e tutelato senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione”.