Per il “pacchetto previdenza” si entra nel vivo della discussione. Nuovo incontro oggi (mercoledì 1 marzo) a Roma tra governo e sindacati sui molti temi che riguardano le pensioni. Al centro del confronto odierno c’è la stesura dei decreti attuativi dei provvedimenti inseriti nella legge di bilancio, che dovrebbero rendere operative le norme dell’Ape “social” (ossia di coloro che possono andare in pensione con qualche anno d’anticipo) e quelle in favore dei cosiddetti precoci. Ma s’inizierà anche a guardare più avanti: la costruzione di un percorso previdenziale per i giovani e per chi fa lavori discontinui, la governance dell’Inps, le questioni dell’aspettativa di vita, del lavoro di cura, della rivalutazione delle pensioni.

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Sull’Ape social, su cui il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha assicurato l’impegno del governo “per consentire che da maggio sia utilizzabile”, la proposta che i sindacati portano al vertice prevede l’allargamento della misura a una platea più ampia. La Cgil, ha spiegato nei giorni scorsi il segretario confederale Roberto Ghiselli, pensa a categorie come “i lavoratori edili, gli addetti ad attività di facchinaggio e movimentazione merci, gli infermieri, i conduttori e il personale viaggiante dei treni, gli operatori d’igiene ambientale, i lavoratori che accudiscono persone non autosufficienti”. Un secondo appuntamento, che dovrebbe aprire la cosiddetta “fase 2”, è stato già fissato per giovedì 23 marzo, mentre giovedì 9 marzo governo, Cgil, Cisl e Uil si vedranno per il tavolo di confronto su ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro.

“È stato più che altro un incontro metodologico, di definizione degli appuntamenti e del metodo”: così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha commentato l’incontro del 21 febbraio scorso, nel quale i sindacati hanno presentato un documento unitario sui temi pensionistici. Riguardo la “fase 2”, sempre il 21 febbraio scorso Camusso ha spiegato che “per ora siamo ai titoli, sia sulle emergenze sia sugli ammortizzatori sociali”, e che dal 23 marzo sarà “avviato il programma previsto sulle pensioni dei giovani, il lavoro di cura delle donne, l'aspettativa di vita”. Il segretario generale Cgil, infine, ha anche sollecitato Poletti “ad aprire rapidamente un confronto sulla governance dell'Inps, e il ministro si è impegnato a dare risposte”.