Carrello della spesa sempre più pesante per i consumatori italiani. A settembre il rincaro annuo dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4,7%, un rialzo superiore all'inflazione (3,2%) e in forte accelerazione rispetto a quanto registrato ad agosto (4,2%). Lo rileva l'Istat nelle sue stime preliminari diffuse oggi (28 settembre).

Resta invece stabile il tasso d'inflazione generale, con una variazione nulla su base mensile: l'indice resta infatti fermo al +3,2% annuo registrato ad agosto. L'inflazione acquisita per il 2012 si conferma così al 3,0%. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende invece all'1,9% dal 2,1% di agosto.

Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo rallenta al 2,0% (+2,2% nel mese precedente). Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,1%, dal 3,9% del mese precedente, e quello dei prezzi dei servizi scende all'1,9% (era +2,3% ad agosto).

Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di sei decimi di punto percentuale rispetto al mese di agosto. La stabilizzazione dell'inflazione a settembre, spiega l'Istat, risente principalmente della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, in larga parte legata a fattori stagionali, i cui effetti sull'indice generale risultano controbilanciati dall'aumento mensile dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+3,6%), dovuto all'aumento dei prezzi di tutti i carburanti.

Per difendersi dall'aggressione dei prezzi, inoltre, ventuno milioni di italiani hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori nell'ultimo anno. E' quanto è invece emerso dalla prima analisi su "L'arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori rivoluziona la spesa", realizzata da Coldiretti con il supporto di Censis e Swg. Un successo che per effetto del taglio delle intermediazioni commerciali ha avuto comunque - sottolinea Coldiretti - un effetto calmieratore sull'andamento dell'inflazione rilevato dall'Istat a settembre.

Sostanzialmente quasi un italiano adulto su due frequenta i cosiddetti farmers market, ma ben sette milioni sono quelli - sottolinea Coldiretti - che lo fanno regolarmente, mentre gli altri quattordici milioni vi fanno i propri acquisti ogni tanto.