Si conclude oggi (venerdì 3 novembre) a Torino, con una festa/manifestazione in piazza Castello (alle ore 17.30), il presidio permanente (24 ore su 24) promosso da una cinquantina di associazioni, sindacati confederali, alcuni partiti e singoli cittadini per chiedere e fare pressione al Senato affinché calendarizzi e voti al più presto, entro la fine della legislatura, il disegno di legge sulla cittadinanza. Una legge che introdurrebbe significativi miglioramenti per l'accesso dei minori di origine straniera, attualmente italiani di fatto ma non di diritto, introducendo la riforma della cittadinanza “ius soli temperato” e “ius culturae”. 

Con la festa/manifestazione la società civile intende esprimere il proprio sostegno a favore della riforma attraverso testimonianze, reading di poesie, opere artistiche e molto altro. La mobilitazione è iniziata il 20 ottobre scorso con un sit-in insieme alle scuole e alla cittadinanza, con la partecipazione di bambine e bambini, insegnanti, associazioni, studenti, sindacati ed esponenti delle istituzioni: tra quest'ultimi il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l'assessora del Comune torinese Monica Cerutti, la consigliera comunale Eleonora Artesio. 

La città ha risposto molto bene: finora al presidio di piazza Castello sono state raccolte 3.500 firme simboliche per la petizione di Italiani senza cittadinanza, mentre a livello nazionale ne sono state raccolte 48.338. Hanno firmato, tra gli altri, lo scrittore Roberto Saviano, il magistrato Gian Carlo Caselli e Don Luigi Ciotti. Si può continuare a firmare online su CHANGE (www.change.org/p/senato-della-repubblica-un-milione-di-italiani-senza-diritti-approviamo-subito-la-legge-sulla-cittadinanza).

L'impegno del Comitato cittadino continuerà anche nelle prossime settimane, per sostenere la nuova mobilitazione nazionale di lunedì 20 novembre lanciata dagli Insegnanti per la cittadinanza, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.