“Digitalizzazione e nuova organizzazione del lavoro, come contrattare”, è questo il titolo della giornata di studio in tema di innovazione che la Cgil di Milano organizza per domani, mercoledì 14 giugno 2017, presso il palazzo delle Stelline in corso Magenta a Milano. 

Sono previsti i contributi di Alessandro Perego del Politecnico di Milano (L’innovazione digitale, nuovo paradigma produttivo), Annalisa Magone, presidente Associazione Torino  Nord Ovest (L’uomo 4.0: come cambia il lavoro), Aldo Bonomi, presidente Consorzio Aaster (La digitalizzazione nei servizi e i cambiamenti nella città metropolitana), Anna Maria Ponzellini di Apotema (La  partecipazione dei lavoratori all’ innovazione organizzativa nelle pubbliche amministrazioni) Vincenzo Colla, segretario confederale Cgil (INDUSTRIA - 4.0 e la digitalizzazione dell’economia), Maurizio Landini, segretario generale Fiom (Gli strumenti della contrattazione nei processi di innovazione), Serena Sorrentino, segretaria generale Funzione Pubblica (Innovazione e partecipazione nel lavoro pubblico) e Massimo Bonini, segretario generale Cgil Milano (Città della moderna manifattura). 

"Il progetto di industria 4.0 e in generale il processo di innovazione digitale nella manifattura come nei servizi e nella Pubblica Amministrazione ha bisogno non solo di più informazioni,  ma di più relazioni tra le persone, gli oggetti e i luoghi", si legge nella nota con la quale il sindacato presenta la giornata. "I conflitti diventano meno collettivi e più individuali o di gruppo. Cambiano le relazioni sociali e questo è evidente a Milano, metropoli della nuova manifattura - continua la Cgil - Il salto tecnologico in atto avrà esiti diversi a seconda che proceda in contesti che negano il ruolo del sindacato (o al più  lo accettano come struttura interna all’organizzazione aziendale)  oppure che lo riconoscono come interlocutore propositivo, capace, attraverso una contrattazione d’anticipo, di concordare buone pratiche di partecipazione dei lavoratori alla definizione del processo di innovazione  e della nuova organizzazione del lavoro. Per questo - conclude la nota - il sindacato deve sviluppare una forte capacità di progettazione e di contrattazione, una nuova attitudine al confronto e allo studio".