Firmato il 7 dicembre l'accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale delle imprese dell'igiene ambientale rappresentate da Fise-Assoambiente, scaduto dal 31 dicembre 2013. Ne danno notizia Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel, a conclusione del tavolo presso la sede di Fise-Assombiente.  
 
L'accordo sottoscritto segue quello delle imprese pubbliche rinnovato a luglio scorso con Utilitalia, ha decorrenza dal 1 luglio 2016 al 30 giugno 2019 e coinvolge una platea di 40 mila addetti tra lavoratrici e lavoratori delle aziende private del settore. “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto oggi con Fise-Assoambiente, ottenuto anche grazie al grande consenso dato dai lavoratori al protocollo siglato lo scorso luglio che, con il 73% di voti favorevoli, ci ha permesso di ratificare questa intesa recependone le sue linee portanti”, dichiarano Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel.

“Con questi due accordi finalmente le richieste delle operatrici e degli operatori dell'igiene ambientale pubblico e privato, che complessivamente coinvolge circa 90 mila addetti, hanno trovato ascolto, contribuendo al rilancio del comparto, al mantenimento del contratto unico di settore e al miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che insieme ci eravamo prefissati”. 
 
“Il rinnovo del contratto firmato con Fise-Assoambiente - continuano i sindacati - prevede un aumento a regime di 120 euro e una una tantum per la vacanza contrattuale di circa 400 euro. I 120 euro di aumento sono distribuiti in 90 euro di retribuzione e 30 euro di welfare contrattuale a totale carico dell'azienda, riguarda la previdenza complementare generalizzata, l'assistenza sanitaria integrativa, il fondo di solidarietà per incentivare i prepensionamenti dei lavoratori inidonei, agevolando contemporaneamente il ricambio generazionale. Infine è stata introdotta per la prima volta - concludono Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel - la clausola sociale, da noi fortemente voluta per contrastare le norme ingiuste del Jobs Act, a tutela dei lavoratori nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale”.