“Abbiamo apprezzato le parole del ministro Orlando sulla valorizzazione del titolo e delle competenze acquisite degli oramai storici 'precari della giustizia' nell'ambito di un concorso presso il suo dicastero. Riteniamo, però, visti i numeri della platea interessata, ovvero circa 2.500 lavoratori, che si debba pensare ad un percorso professionalizzante per tutti senza lasciare indietro nessuno, come il Ministro stesso ha più volte ribadito”. Ad affermarlo sono la segretaria confederale della Cgil, Gianna Fracassi, e il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, in merito a quanto affermato oggi dal titolare del dicastero della Giustizia, Andrea Orlando.

Per i due dirigenti sindacali “si devono trovare dunque tutte le soluzioni possibili, che non possono essere una proroga del tirocinio, per tutti i lavoratori. Siamo ancora in attesa di un secondo decreto che avrebbe dovuto assegnare i restanti posti per l'ufficio per il Processo, nonché di una tavolo alla Conferenza delle regioni dove studiare ulteriori percorsi professionalizzanti e continuativi per dare risposte concrete a chi ha speso 5 anni della sua vita lavorativa impegnandosi con il Ministero della Giustizia”, concludono Fracassi e Chiaramonte.