Riesplode la questione esuberi al porto di Gioia Tauro, e i sindacati dichiarano lo sciopero generale per martedì 21 giugno. Una misura adottata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul, dopo aver consultato i 1.300 lavoratori nelle assemblee, dovuta alla decisione del terminalista Medcenter container terminal (Mct) di procedere con un altro anno di cassa integrazione per 442 lavoratori per crisi aziendale. Ma dietro l’utilizzo degli ammortizzatori sociali si nasconderebbe un piano di licenziamenti, come è da tempo negli obiettivi del gestore delle banchine dello scalo calabrese, che potrebbe partire già all’inizio dell’autunno.

Sindacati e lavoratori temono dunque che la situazione possa precipitare, e chiedono a Regione e governo nazionale di intervenire con urgenza. Anche perché si annunciano all’orizzonte tagli nelle spese per il personale e il gruppo Contship ha già fatto capire di non essere intenzionato a nuove immissioni di denaro. Il confronto sulla cassa integrazione straordinaria è iniziato il 30 maggio scorso e dovrà concludersi per fine giugno: i sindacati avrebbero preferito l’adozione dei contratti di solidarietà, ma sulla cigs la Mct si è mostrata irremovibile. Riguardo il numero dei lavoratori coinvolti, la cifra di 442 al giorno è stata calcolata sulla base delle eccedenze registrate nel periodo dal maggio 2015 al maggio 2016.