In via di risoluzione l’avvio al lavoro dei 165 lavoratori agricoli stagionali dell’Università e della ricerca di Palermo, impiegati nei campi sperimentali del dipartimento di Agraria, all’Orto Botanico e  all’ufficio U.p.a.d.o, dove  lavora il contingente che  si occupa della gestione del verde dell’ateneo e dell’erogazione dell’acqua per il parco della presidenza della Regione.

“I lavoratori sono in attesa degli avviamenti al lavoro per il 2015 e sta per essere superato un ritardo tecnico che ha bloccato per qualche giorno le pratiche negli uffici”, dichiara Tonino Russo, segretario della Flai Cgil di Palermo.  La Flai Cgil rassicura i lavoratori: “Tutti i dipartimenti hanno inoltrato le richieste di avviamento al rettorato. Sono stati mossi dei rilievi di natura burocratica sulla formulazione delle domande. Ma sappiamo che gli uffici stanno provvedendo e che nel giro  di pochi giorni i lavoratori saranno chiamati dai centri per l’impiego per essere avviati al lavoro. Auspichiamo che al più presto prendano servizio e che si trovino  altre  risorse per garantire i livelli occupazionali anni precedenti”.

Nell’attesa i 23 giardinieri dell’Orto Botanico, che  dovranno  effettuare anche quest’anno 101 giornate come nel 2014 (fino al 2013 erano 179 giornate),  dopo le proteste e gli scioperi delle settimane scorse  stamattina hanno deciso spontaneamente di chiudere i cancelli del parco.  Le risorse finanziarie destinate sia ai giardinieri dell’Orto Botanico che ai  lavoratori stagionali quest’anno saranno uguali a quelle dell’anno precendente. Sui lavoratori agricoli dell’Università è stato avviato un tavolo tecnico per costruire un progetto organico che racchiuda  tutti gli operatori del  verde. 

“C’è stata la massima apertura da parte del rettore, il dialogo è aperto, tra qualche giorno avremo un nuovo incontro per definire la programmazione del 2015. Stiamo lavorando anche con l’assessore regionale all’Agricoltura per trovare soluzioni e valorizzare i beni e gli spazi verdi,  a partire dalla grande risorse rappresentata dall’Orto botanico. Abbiamo anche avviato un dialogo col sottosegretario al Miur  Davide Faraone.  Da questi incontri auspichiamo nasca un piano  interessante che possa avere come sbocco futuro anche la stabilizzazione dei lavoratori”. I lavoratori dell’Orto Botanico, fermi dal novembre scorso,  sono in attesa dell’assunzione. 

“Vorremmo intravedere da parte delle tre istituzioni  Comune, Regione e Università un vero interesse verso un bene prezioso come l’Orto Botanico e verso i lavoratori – dice Diego La Mantia, operatore dell’Orto Botanico, rsu Flai Cgil di Palermo – Un numero maggiore delle giornate garantirebbe una maggiore manutenzione. Questo parco, col suo patrimonio inestimabile e inesauribile di piante, anche rare e protette,  necessita di una cura assidua tutto l’anno e non di operatori che lavorano per un numero limitato di giornate”.