"Per noi la questione di Pomigliano rimane aperta. L'intenzione della Fiat di far firmare ad ogni singolo lavoratore il nuovo accordo mi sembra vada contro la legge italiana, perchè i lavoratori hanno già un contratto. Aspettiamo di vedere come agirà la Fiat". Lo afferma il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine di un incontro con i delegati metalmeccanici a Milano.
"La logica che sta dietro l'operazione della Fiat a Pomigliano - secondo Landini -, non solo minaccia di cancellare la Fiom e la Cgil, ma rappresenta un attacco al diritto dei lavoratori, in quanto tali, di contrattare la propria posizione all'interno dei luoghi di lavoro".
"Marchionne dice che la lotta di classe è finita - spiega -, ma quella che propone lui è una lotta tra imprese che fanno auto, e vorrebbe che il lavoratore della Fiat combatta contro il lavoratore di un'altra impresa. E in questo livello di competizione non esistono più vincoli di alcun tipo".
Fiat Pomigliano: Landini, questione resta aperta
21 settembre 2010 • 00:00