"Assistiamo con sconcerto a quello che sta avvenendo in questi giorni tra Giunta e Consiglio Comunale sulla vicenda di Farmacap". Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.

"Le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda capitolina, che gestisce 43 farmacie, un servizio sociale a favore dei soggetti più deboli, gli anziani soli e un asilo nido, - continua la nota - meritano sicuramente un maggior rispetto in considerazione della essenzialità dei servizi offerti. La proprietà, ovvero il comune di Roma Capitale, ci aveva assicurato di considerare l’insostituibile funzione di Farmacap all’interno del welfare civico; oggi invece si accusa l’azienda di rappresentare un elemento di passività costante per il comune. I conti di Farmacap, se effettivamente così negativi come denunciato dall’assessore al Bilancio, hanno delle responsabilità tutte politiche; in vent'anni si è operato su quest’azienda come se fosse in grado d’assorbire qualsiasi scelta manageriale anche senza copertura economica”.

“I sindacati – continua la nota - non ritengono la liquidazione di Farmacap una soluzione, anzi, lascerebbe Roma priva di questa risorsa fondamentale in grado di garantire servizi socio-sanitari essenziali in un momento in cui la crisi sta facendo sprofondare nell’emergenza una fetta sempre più grande di popolazione. La vendita delle farmacie dell’azienda rischia solo di favorire chi vuole speculare su un settore attualmente in forte difficoltà, sfruttando la crisi di tutta la filiera della distribuzione del farmaco, creando, così, un grosso danno ai cittadini ed ai lavoratori”.

La Cgil crede, al contrario che “la Farmacap abbia bisogno, come chiesto già dal 2006, di un progetto di rilancio e sviluppo che gli permetta di ripartire creando servizi e reddito per il comune di Roma, per questo chiediamo uno sforzo di responsabilità e consapevolezza da parte di tutti i soggetti. Non vorremmo che a pagarne le conseguenze siano, come al solito, i lavoratori".