“Un fantasma si aggira per ministeri, Parlamento e Corte dei Conti. E non si materializza ancora sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta del decreto interministeriale sui primi 65mila esodati «salvaguardati» dalla ministra Elsa Fornero”. Lo scrive oggi L’Unità, che ricorda: “Un fatto è certo: il decreto Milleproroghe, convertito in legge, fissava nel 30 giugno l'emanazione del decreto interministeriale. E, a ieri, la Gazzetta Ufficiale non lo aveva ancora pubblicato. Ora la domanda sorge spontanea: ma se la scadenza non è stata rispettata, la norma è decaduta?”

Pare che il provvedimento sia al vaglio della Corte dei conti per “il controllo preventivo di legittimità”. “Alla Corte stessa però – scrive ancora L’Unità – nessuno è in grado di rispondere sui tempi e i modi di questo controllo. E i ben informati sostengono che la Corte abbia bloccato il decreto e, addirittura, lo avrebbe rispedito al ministero del Lavoro perché i criteri previsti sarebbero fissati in maniera così arbitraria da aprire la strada a una serie infinita di ricorsi e contenziosi”.

E se al ministero del lavoro rimpallano le responsabilità
su quello dell’economia, il Pd, attraverso Cesare Damiano, annuncia un’interrogazione parlamentare. Duro il commento della Cgil. “È un assurdo continuato – attacca Vera Lamonica, segretaria confederale - . Siamo impegnati a risolvere il problema in Parlamento con la conversione della spending review per dare copertura a tutti gli esodati e non ‘ad un monitoraggio fino a 55mila’".

"In più chiediamo che vengano tenuti in conto non solo
gli accordi sulla mobilità sottoscritti in sede governativa, ma anche i tantissimi sottoscritti in sede territoriale negli uffici provinciali del lavoro. Qualora tutto questo non ci sarà, ci riserviamo di assistere i lavoratori”. I sindacati starebbero poi pensando a una mobilitazione unitaria nei giorni della discussione parlamentare.