Tornano anche quest’anno, per l'undicesima edizione, i campi e i laboratori della legalità democratica promossi da Arci, Cgil, Spi Cgil, Flai Cgil, Rete degli studenti medi e Unione degli universitari. I campi - si legge in una nota dei promotori - saranno organizzati in Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte, Marche, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia e sarà possibile iscriversi dal 1° aprile direttamente dal portale www.campidellalegalita.it.

"A vent’anni dall’entrata in vigore della legge 109/96 che prevede il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata - si legge nella nota di Arci, Cgil, Spi, Flai, Rete e Udu - la filosofia che sta alla base della promozione dei campi non è cambiata: restituire questi beni alla comunità, tornare a renderli produttivi e vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.

"Una pacifaca ‘occupazione’ di questi spazi", dunque, "abitata - spiegano ancora i promotori - dalla presenza di centinaia di persone che si spendono con impegno e dedizione per costruire comunità alternative alle mafie". 

Il programma alternerà decine di attività, tra laboratori e campi di lavoro, nelle diverse località fino ai primi di ottobre. Il primo campo a partire sarà quello a Corleone, in Sicilia, nel mese di maggio. Da quando sono iniziati, nel 2005, i campi hanno ospitato migliaia di giovani (l’iscrizione è possibile anche per i minorenni), e hanno visto impegnati nel lavoro volontario anche tanti anziani, "in un’ottica positiva di scambio di memoria e di rapporto intergenerazionale", spiegano ancora gli organizzatori.

Ai campi, nel 2015, hanno partecipato circa 700 persone. Di queste, più della metà, sono sta ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, e quasi un terzo giovani tra i 20 e i 29 anni. La presenza femminile è stata superiore a quella maschile.