"Non sono particolarmente favorevole al contratto collettivo a tutele crescenti. Credo nel contratto nazionale, un modello di contratto difficilmente sostituibile". Lo ha ribadito il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, partecipando a un dibattito organizzato questo pomeriggio dall'Università Cattolica di Milano.

"I modelli contrattuali sono troppi - ha detto Squinzi - Raggruppiamoli e portiamoli a 10 o 15". Il presidente di Confindustria si è poi detto "a favore di un contratto a tempo indeterminato che convenga alle aziende e ai lavoratori. La precarietà - conclude il presidente - è ciò contro cui dobbiamo lavorare".