Nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Confindustria Ceramica hanno firmato a Roma l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 1 luglio 2013 – 30 giugno 2016 per i circa 30.000 lavoratori della ceramica, scaduto il 30 giugno 2013. L'ipotesi di accordo definisce un aumento medio di 112 euro per il livello D1, uguale per tutti i settori: piastrelle, refrattari, sanitari e stoviglieria. Per il comparto principale (piastrelle) l'aumento è di 30 euro dall' 1 gennaio 2014; 40 dall'1 gennaio 2015 e 42 dal 1 gennaio 2016, oltre ad un aumento dello 0,10% della previdenza integrativa (“Foncer”) e ad una “una tantum” di 300 euro.

“Il ritardo di 9 mesi con cui siamo giunti all'intesa – dichiarano Giancarlo Straini e Maurizio Bertona della Filctem-Cgil nazionale - è dovuto a cause oggettive, cioè alla profonda crisi in cui versano aziende ed interi settori, e alla linea sbagliata assunta da Confindustria Ceramica fino a tempi recenti, quando la nostra controparte pretendeva addirittura di cambiare la funzione del contratto nazionale eliminando certezza ed universalità degli aumenti salariali, e differenziandoli anche per settori. Solo dopo mesi di stato di agitazione, con blocco delle flessibilità, scioperi e manifestazioni, siamo riusciti – concludono i due dirigenti sindacali - a 'rimettere in carreggiata' la trattativa, fino a raggiungere questa intesa che giudichiamo molto positiva”. Positivi anche i risultati normativi in materia di: strumenti di contrattazione, politiche di settore, classificazioni e mercato del lavoro. Per la validazione dell'ipotesi di accordo verranno effettuate assemblee in tutti i luoghi di lavoro.