Nelle scuole fiorentine si vivono situazioni di emergenza per quello che riguarda i servizi di pulizia e nell'assistenza degli alunni e dei disabili. In passato è successo che ad aprire le scuole fossero i lavoratori socialmente utili o addirittura il cuoco della mensa,quest'anno invece ci sono collaboratori scolastici che aprono più di un istituto nella stessa mattina, ma a volte può toccare anche ai docenti referenti. Nel comprensivo di Fiesole succede anche che nella mezz'ora di pausa degli assistenti la Direzione sconsigli agli insegnanti di mandare i bimbi in bagno. In più si rischiano ritardi nel pagamento degli stipendi e negli adempimenti amministrativi perché per le segreterie non sono previste supplenze.
Questi sono solo alcuni dei disagi, emersi oggi all'assemblea del personale Ata delle scuole fiorentine (ridotto di una quarantina di unità rispetto all'anno scorso), organizzata nell'auditorium di Cisl Toscana in via Dei da Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Cobas Firenze. Per questo, Paola Pisano (Flc Cgil Firenze) e Claudio Gaudio (Cisl Scuola Firenze) chiedono “al Ministero e all'Usr di aumentare il numero dei collaboratori scolastici (e non si tratta di grandi numeri). Ma questa è "buona scuola o scuola alla buona?”. Concludono i due sindacalisti: “Ci rivolgiamo anche ai sindaci del territorio: fate questa battaglia con noi. Anche perché serve una riflessione sui plessi: non siamo certo noi quelli che vogliono chiudere le scuole o ridurre la presenza delle stesse nel territorio, ma con questi numeri di personale Ata è dura tenere aperti e si rischiano accorpamenti. Ma se lo Stato ci crede, deve aumentare il personale dei collaboratori scolastici”.