Sospeso lo sciopero dei lavoratori elettrici del 16 gennaio prossimo proclamato da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. Martedì 10 gennaio, a valle di un incontro con le segreterie nazionali, le “aziende – spiegano i sindacati - hanno rivisto le proprie posizioni negoziali, rinunciando all’impostazione che ci aveva portato alla mobilitazione e hanno formalizzato, con apposita lettera, le condizioni per la riapertura del negoziato”. Un nuovo scenario che “ci consente di sospendere temporaneamente tutte le azioni di lotta proclamate, per verificare le reali possibilità di una chiusura positiva della trattativa in corso. Possono essere sospese, su valutazione unitaria a livello territoriale, le assemblee programmate”.

Lunedì 16 gennaio è convocata la delegazione trattante per condividere i contenuti dell’avanzamento della trattativa, in vista dell’incontro con le aziende, in plenaria, previsto per martedì 24 gennaio. “Le aziende – continua la nota - hanno chiesto un incontro urgente e dopo un lungo confronto hanno deciso di rinunciare a importanti punti negoziali che avevano portato alla dichiarazione di sciopero per il 16 gennaio. Le aziende sono state costrette a rinunciare alle provocatorie proposte su turni, reperibilità, orario di lavoro e provvedimenti disciplinari”. Anche sulla parte economica, le aziende “hanno dovuto rivedere l’approccio fortemente restrittivo e dichiarare la disponibilità a un aumento economico di 105 euro complessivi, che superano l’inflazione programmata nel triennio, rafforzano la contrattazione di secondo livello, attraverso la leva della produttività e potenziano il welfare già presente nel settore”.

Le uniche condizioni “che ancora persistono e che sono considerate irrinunciabili dalle controparti per la stipula dell’accordo riguardano l’art. 42 (Trasferimenti), per la sola parte relativa alla durata dell’indennità e la possibile applicazione dell’art. 38 (Turni) nelle aziende che a tutt’oggi applicano il contratto Federelettrica del 1996, attraverso uno specifico accordo aziendale. Anche sull’apprendistato, la revisione della disciplina, che entrerebbe in vigore per gli assunti dopo la firma del contratto, presenta caratteristiche sostenibili, che potranno agevolare la possibilità di un numero maggiore di assunzioni nel settore, al contrario di quelle vessatorie proposte in precedenza”.

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil rimarcano come sia stata “valorizzata la contrattazione aziendale di secondo livello che, così come proposto nella nostra piattaforma, diventa il percorso privilegiato per affrontare reali esigenze e criticità, e apre la via a forme di sperimentazione su un argomento importante come il sistema di classificazione”. Fondamentale il passaggio, nella lettera delle controparti, che riguarda “la solidarietà di settore - da noi fortemente rivendicata in piattaforma - sia in termini di ricollocazione delle eccedenze conclamate, che relativa alla futura costituzione di un Fondo apposito: resta per noi imprescindibile, rispetto al primo punto, la concreta operatività degli strumenti che concorderemo prima della stipula dell’entrata in vigore del contratto”. L’auspicata intesa, aggiungono i sindacati, consentirebbe inoltre “di riunificare sotto un unico contratto i precedenti testi di Assoelettrica/Utilitalia e Energia Concorrente, raggiungendo così un altro degli obiettivi da noi richiesti in piattaforma, preservando, anche in prospettiva, l’ambito di applicazione del contratto elettrico”.

In conclusione, i sindacati sottolineano che “la grande mobilitazione messa in campo su tutti i luoghi di lavoro e soprattutto la convinzione che le lavoratrici e i lavoratori hanno espresso nelle assemblee, sono stati gli elementi che hanno dato una svolta al percorso di rinnovo. Tutto questo le Aziende devono averlo capito, perché il solo blocco del lavoro straordinario e le possibili ripercussioni negative durante le fermate degli Impianti di produzione, li hanno convinti a rinunciare alle parti più provocatorie della loro piattaforma”.