Continua la mobilitazione delle lavoratrici dell'ipermercato Auchan di via Argine a Napoli  contro la decisione di chiudere entro fine mese il punto vendita, annunciata dall'azienda subito dopo Pasqua. Stamattina, ad esprimere solidarietà e sostegno ai dipendenti - 158 nella totale incertezza per quanto riguarda il loro lavoro - è stato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Una multinazionale - ha affermato la leader della Cgil - deve avere il rispetto delle regole, delle persone. Che senso ha che i grandi gruppi scappino da Napoli, da Catania, dal Mezzogiorno?".

Anche a Catania infatti è in atto da tempo una mobilitazione contro la chiusura di un altro negozio, quello di San Giuseppe La Rena, dove lavorano 108 persone. "Che idea c'è del rispetto del territorio, del rapporto con le persone? - continua Camusso - Noi ce lo domandiamo, difendendo la presenza, difendendo le lavoratrici e i lavoratori, la loro occupazione".

Intervenendo all'assemblea delle donne Cgil di venerdì 13 aprileLina Mollo, delegata Auchan di Napoli, ha raccontato le difficoltà che stanno vivendo le lavoratrici in questo momento: "Per noi donne del sud la lotta è sempre dura - ha detto - in famiglia e sul luogo di lavoro. Auchan licenzia, ma non vogliamo smettere di lottare. Difendiamo il nostro lavoro e un presidio sociale in una zona degradata".

Concludendo la stessa assemblea, Camusso ha sottolineato un altro aspetto importante della vicenda Auchan: "Difendere il posto di lavoro - ha detto - è anche difendere il fatto che non si possono svuotare le città dai luoghi di socialità. Non mi convinceranno mai che è un bel modo di passare la domenica quello di andare al supermercato, ma non bisogna sottrarre i luoghi di socialità e le presenze in certi territori, perché mantenere aperto un supermercato - ha concluso - significa mantenere il posto di lavoro ma e' anche un modo di combattere le illegalita'".