Si farà il 27 gennaio il secondo sciopero nella storia dei lavoratori del Comune di Roma. Vigili, impiegati, insegnanti: tutti a braccia conserte per lo stop indetto ieri pomeriggio (lunedì 21 dicembre) da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. La prima astensione dal lavoro si tenne il 6 giugno scorso, e sotto accusa era l’ex sindaco Ignazio Marino. Stavolta nel mirino c’è il governo, accusato dai sindacati di non aver voluto inserire nella Legge di stabilità il reintegro dei tagli al salario accessorio dei 24 mila dipendenti.

“Sarà il secondo sciopero generale nella storia dei dipendenti di Roma e questa volta è responsabile il governo” spiega il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola: “Proclamiamo lo sciopero a fine mese, dimostrando ancora una volta estremo senso di responsabilità. Se il governo vuole trovare soluzione, c’è più di un mese di tempo”. Per il segretario della Cisl Fp Giancarlo Cosentino, i dipendenti “rischiano una decurtazione reale di salario, impoverendosi in modo insostenibile. Ricordiamo che stiamo parlando di stipendi di 1.200 euro al mese, in un momento storico in cui ai lavoratori del Comune si richiede di sostenere il Giubileo della Misericordia e altre iniziative importanti”.

La questione va avanti da poco dopo l’insediamento dell’amministrazione Marino, ossia quando gli ispettori del ministero dell’Economia tornarono a contestare le modalità di erogazione di questa parte del salario. Per mettere un punto erano stati presentati emendamenti (da alcuni deputati Pd) all’ultima Legge di stabilità, che però sono stati poi accantonati. “Senza interventi – concludono i sindacati in una lettera inviata al governo – i 24 mila dipendenti sarebbero sottoposti a una seconda mannaia, dopo l’atto unilaterale dell’anno scorso che li ha già puniti con tagli alle buste paga che superano i 250 euro. Adesso subirebbero un’ulteriore riduzione del fondo di oltre 30 milioni di euro. Un fondo che attraverso il salario accessorio finanzia servizi ai cittadini, ancor più strategici in vista del Giubileo”.